Alison ha partecipato al programma “Efficacia della Missione”, che propone un pellegrinaggio ai collaboratori laici in missione e permette un’esperienza di immersione nella spiritualità originaria, nella dimensione universale del carisma e nella tradizione spirituale delle Suore di San Giuseppe. Il programma si rivolge a persone associate alle attività fondate dalle Suore di San Giuseppe in qualità di amministratori, personale, membri di Consigli di Amministrazione e simpatizzanti. Verrà proposto di nuovo nel 2021.
Il solo modo di conoscere Dio è di vivere quello che sperimentiamo.
Non avevo compreso il senso della parola “doni”, il fatto che Dio ce li ha dati perché possiamo distribuirli. Non avevo preso coscienza dei miei doni. Ho sempre creduto a ciò che sr. Dolores diceva: “non possiamo essere uniti a Dio senza esserlo con gli altri. Non possiamo dire di amare Dio senza amare anche gli altri”. Ma non avevo capito che di fatto è Dio che ci ispira tutti, che siamo come presi in un movimento, in una danza e che il nostro desiderio di un mondo d’amore ci spinge ad alzarci e a danzare, perché siamo tutti uniti nella danza.
Da soli non ci si arriva, bisogna essere in comunità. Sono i doni combinati tra loro di molte persone che permettono a dei meravigliosi miracoli di prodursi.
I membri che condividono le stesse idee mi hanno dato non solo dell’energia, ma anche lo slancio necessario per lavorare con impegno e dedizione. Così ho realizzato che il mio ruolo, anche se piccolo, è tuttavia importante nell’insieme del progetto. Fare del mio meglio nella situazione dove Dio mi ha posto e abbandonare il resto nelle sue mani. E’ il suo lavoro e Lui sa come completarlo per ottenere il risultato migliore.
Mi ha permesso di avere maggiore conoscenza delle S.S.G. e di addentrarmi nel carisma.
Si, la spiritualità tra le suore si esprime in modo diverso ma le radici sono comuni: si basano su una forte importanza della
reazione e un legame indissolubile con il mondo laico con cui le suore interagiscono e tra cui passano "inosservate." Il loro scopo principale è aiutare, servire. Il centro comune deue rimanere l'Eucarestia che di tutti a rende uno.
Sei donne e un filo, tessuto
Attraverso il selciato
Dall’alto al basso delle colline,
Dal ponte contorto
Fino al focolare del camino,
Intorno all’albero dei Martiri,
Per ritrovarci tutte e 15
E tesserci nella storia
Di sei donne e un filo.
Linda, CSG Aggregata
Il Puy, viaggio di una vita.
Abbiamo traversato secoli per ancora una volta
Essere Uno.
Con un cuore riconoscente
Mi sento, ancora una volta, benedetta.
Diane
I nostri piedi sulle stesse pietre,
la nostra preghiera nella stessa chiesa
i nostri cuori colmi dello stesso amore,
il nostro passato intrecciato al presente,
“siamo una cosa sola”.
Sr. Frankie
“Sono incantata dall’ eccellente ospitalità del Centro Internazionale e dai rapporti positivi che abbiamo avuto con il popolo francese, in particolare quando mi sono persa e la mia “nuova amica” Marie mi ha riportata al Centro. Joannie K
In piedi vicino all’albero dove le nostre Suore furono martirizzate, prego per chiedere il coraggio di lottare contro l’ingiustizia.
Mary
“Non sarebbe davvero eccessivo l’ insistere sul valore della diversità del gruppo; il lavoro che l’ha reso possibile è stato enorme. Le partecipanti dalle svariate lingue erano così dotate per la traduzione al momento dei pasti!”
“La diversità del gruppo è apparsa come un elemento essenziale per questo programma. Era una testimonianza vivente della missione delle Suore di San Giuseppe. Molto stimolante!”
"La presenza e la partecipazione di 22 Suore di San Giuseppe dei 5 continenti, che parlavano almeno quattro lingue con l’aiuto delle traduttrici, mi hanno permesso di fare l’esperienza dell’unità in una diversità di lingue e di culture. Ognuna ha avuto la pazienza di aspettare le traduzioni e nello stesso tempo ha utilizzato dei gesti per raggiungere/comunicare la sua comprensione. Un esempio per il nostro mondo che tende ora verso il nazionalismo e la chiusura delle frontiere. Questa testimonianza della doppia unione è oggi più necessaria che mai. Spero che continuerete ad offrire dei programmi plurilinguistici e multiculturali. E’ la strada da prendere e il nostro carisma è necessario”.
“Ho fatto l’esperienza dell’internazionalità nel gruppo. Diverse culture, diverse lingue, ma io mi sentivo in un’unica famiglia. Anche se non capivo tutte le lingue, potevo comunicare in molti modi. Ho sentito che tutte queste Suore erano molto semplici e la semplicità è una delle virtù di San Giuseppe”.
Ringrazio il Signore di aver avuto la possibilità di venire in Francia e di visitare il Puy e i luoghi dove vissero le nostre fondatrici. Mi è molto piaciuto il Puy, è un luogo sacro, molto tranquillo, in cui si respira un’atmosfera di preghiera. Mi è piaciuto il Centro, perché abbiamo almeno un luogo al Puy per organizzare dei programmi di questo tipo. Sr. Anita, India
Sono stata molto commossa dalla nudità della cucina dove le sei Suore si riunivano intorno al fuoco per pregare, condividere e rispondere con zelo all’appello di Dio, andando incontro al caro prossimo.
Sr. Francis Xavier, India
Una semplice parola dice tutto quello che mi abita ed è grazie … ed è anche un incoraggiamento per chi si occupa della casa, che il Signore Onnipotente vi dia il suo amore, le grazie di cui avete bisogno e il piacere di essere insieme e di rivivere insieme. Grazie, grazie, infinitamente grazie.
Sr. Marie, Burkina Faso
Ciò che ho profondamente sentito è l’amore per il fondatore, per le fondatrici e per la Congregazione di San Giuseppe. Ci uniscono dei legami sacri. La vita delle nostre prime Suore mi ha molto emozionata, essa ci avvicina le une alle altre. Mi sono piaciuti il centro e il Puy e ho fatto delle esperienze straordinarie. Visitare questi sacri luoghi mi ha dato lo slancio necessario alla mia vita di preghiera. Grazie per quest’opportunità.
Sr. Felisita, India
L’ultima tappa della nostra visita al Puy è stata la Chiesa del Collegio fondata dai Gesuiti e dove Padre Médaille un tempo aveva predicato. Dopo aver ascoltato una breve spiegazione sugli elementi essenziali della chiesa, il gruppo si è seduto nei primi banchi per una preghiera silenziosa. Maureen ha cantato l’Ave Maria “a cappella”, commuovendo il gruppo con la sua magnifica voce; lei si considera una cantante semi-professionista, che si dedica a musica religiosa e jazz. Questa musica ha costituito un finale ben appropriato per il soggiorno del gruppo al Puy.
Sono stata ispirata dalle sante storie delle nostre fondatrici e dei fondatori, dai luoghi visitati e dai miei compagni di pellegrinaggio. Sono stata sfidata a vivere i doni, la grazia dell’amore. La mia esperienza al Centro internazionale è stato un viaggio con dei compagni nel cuore di Dio, una diversa presa di coscienza e un approfondimento della mia vocazione. Maryanne
Una benedizione. Sheila
Quest’esperienza del pellegrinaggio è stata un’occasione per approfondire la mia identità di SSG, dandomi del tempo per prendere maggiormente coscienza del dono della PRESENZA e di un ministero di PRESENZA. Rosanne
“Anche se non sapevo cosa aspettarmi, siamo andati al di là di tutte le attese e di tutte le speranze. Niente può sostituire un tempo speso in qualcosa che vi sta a cuore, all’occorrenza il patrimonio spirituale delle CSG. Farne l’esperienza con degli studenti, il corpo insegnante e il personale lo rende ancora più speciale, perché potevamo solo raggiungere l’unità. Per me è stato meraviglioso partecipare a questo processo, non da leader ma da studente. Ho avuto la possibilità di assimilare e di immaginare. Voi due (l’équipe del Centro) ci avete dato la sicurezza e il conforto di una casa in cui ciascuno poteva distendersi, distrarsi, assaporare e riflettere. La vostra ospitalità ha reso tutto questo possibile, non solo per me e Mark, ma per tutti qui. Gli studenti, in particolare, vivono in un mondo dove la valutazione è costante e, ogni tanto, lo sento anch’io. Durante una settimana tutto questo si è interrotto. Vi sono riconoscente per tutta la gioia che ci avete condiviso”. La presidente Rebecca Roloff con suo marito Mark
“E’ sempre una gioia vedere i nostri luoghi sacri attraverso gli occhi di nuovi visitatori. Il gruppo di Ste Kate è giunto con il cuore aperto ed era un vero piacere viaggiare con loro. Le Puy ha cooperato, offrendo un tempo meraviglioso, ogni giorno ci rallegravamo delle forsizie e degli alberi in fiore, come dei santuari, della cattedrale e della cara cucina delle origini. Olga e Eluiza hanno incarnato l’ospitalità San Giuseppe e hanno reso il nostro soggiorno piacevole e comodo, offrendoci uno spazio di distensione e riflessione. E’ stato un vero privilegio far parte di questo pellegrinaggio.”
Sr. Kitty Hanley & Sr. Joan Lescinski, direttrici del pellegrinaggio